10/2016 - HAK FU JOW BLOG - HAK FU JOW

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QUAN FA - La filosofia

HAK FU JOW
Pubblicato da in FILOSOFIA ·
"Il vero significato di wu ([via] marziale, in giapponese bu) non risiede nelle idee di vittoria o di sconfitta, ma piuttosto in quelle di pazienza, sincerità, onestà e benevolenza. Anche se lo sviluppo dell'abilità è mediocre, è possibile tuttavia fruire di incommensurabili ricompense o trovare la direzione giusta attraverso l'aiuto fornito ai propri compagni. Un addestramento austero e una nutrizione equilibrata sono le pietre angolari della stabilità mentale. Insieme, questa combinazione alimenterà e sosterrà la vigorosa energia delqi. I segreti più intimi del quanfa emergono quando, mediante un appassionato allenamento, un vigoroso qi raggiunge il suo pieno sviluppo.
Comprendendo in quale modo le realizzazioni personali si rendono possibili mediante un diligente allenamento quotidiano, il quanfa va riconosciuto come un esercizio che dura tutta la vita. Senza preavviso, come per magia, il proprio qi affiorerà in superficie, obbligandoci a rimanere a contatto con la natura. Ci sono molti segnali che non debbono essere trascurati lungo il sentiero inflessibile del quanfa. Essi si rivelano per lo più entro i primissimi anni di pratica. Pazienza e perseveranza sono considerate come due degli ostacoli più grandi per la maggior parte dei discepoli.
La mancanza di fiducia riguardo alla possibilità di difendersi è il messaggio subliminale che informa il corpo della necessità di un maggiore allenamento per vincere la paura. Un'indomita forza d'animo illumina l'oscurità della paura. Gli altri riconosceranno al primo sguardo questa forza interiore. A prescindere dalla potenza dei propri pugni o dalla stabilità della propria postura, il quanfapuò costituire un efficace deterrente contro aggressioni ingiustificate.
Si può vincere il predominio di un avversario e frustrare l'altrui comportamento oppressivo mediante l'allenamento nel quanfa. Siate persone dal comportamento dignitoso, conosciute per la gentilezza e per la considerazione che avete per gli altri meno fortunati, controllando le animosità con calma ed imparzialità: godrete di una reputazione che vi donerà una vita serena e felice.
In ogni caso, fate attenzione, poichè le medesime leggi, buone o cattive che siano, vengono applicate a tutti. Se si abusa della potenza del quanfa, sicuramente ciò sarà causa di disgrazia. I nemici saranno rapidi nel prendere di mira coloro che si lasciano facilmente adescare dall'ira altrui. Le loro calunnie possono rovinare una reputazione e come risultato la propria posizione nella vita si indebolirà. Non dimenticate il vecchio detto:"E' facile farsi dei nemici, e spesso essi decidono il destino dei malvagi che provano piacere nell'impudenza".
La filosofia che segue è stata anche tramandata dagli antichi maestri, e va attentamente considerata. Nulla è più importante della propria pazienza e considerazione, così come vengono praticate nella vita quotidiana. Vivete il "qui ed ora", e non fatevi distrarre dalle cose del mondo. Se correte, il vostro sentiero sarà stretto, ma se trattenete i vostri passi, la via sarà larga. La semplicità, alla fine, è la cosa più desiderabile. Annotate ciò che avete imparato e studiate la sapienza di coloro che vi hanno preceduto".

estratto da: McCarthy, Patrick. "Bubishi la bibbia del karate". Boston, USA: Charles E. Tuttle Company Inc., 1995.






Kuàizi - Le bacchette cinesi

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Pubblicato da in CULTURA ·
L’uso delle bacchette in Cina risale al periodo Shang (1766-1123 a.C.), sebbene non si possa stabilire con esattezza quando esse sostituirono completamente le dita, delle quali possono, a ragione, considerarsi il prolungamento.
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