NAAM HAK FU JOW - HAK FU JOW

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NAAM HAK FU JOW

STILI PRATICATI
Il Naam Hak Fu Jow Kyuhn (Pugilato dell' Artiglio della Tigre Nera del Sud) è un Laboratorio Tecnico dell' Accademia (dalla quale prende il nome), in cui confluiscono le esperienze del Sifu GRASSI e del Sifu DE CHIARA. Il Programma è strutturato su una lunga serie di studi, seminari interdisciplinari e scambi tecnici con Insegnanti di altri Stili di Kung Fu. Al suo interno vi troviamo principalmente elementi di Choy Lee Fut ed Hung Gar. Il cuore del sistema risiede nel Kung Fu Ch'uan del Maestro Dario AMBRA, riveduto ed arricchito con elementi supplementari. Come in tutti gli stili di Kung Fu, è presente lo studio di tecniche a mani nude ed armate oltre che esercizi di Hei Gong (Qi Gong) per il benessere psicofisico. I Tou Luh (Forme) originari sono stati meticolosamente rivisti ed adattati alla linea didattica dell' Accademia dai Sifu Alfonso GRASSI ed Annamaria DE CHIARA. Il Naam Hak Fu Jow Kyuhn è dunque praticato esclusivamente all' interno della nostra Accademia.
Nel corso degli anni, sono numerosi i successi, in ambito sportivo, ottenuti con le Forme di questo sistema. Il Naam Hak Fu Jow Kyuhn è  costruito su posizioni di gambe stabili e basse dalle quali  si canalizza l'energia necessaria per ottenere potenti movimenti di braccia. Come nella maggioranza degli Stili del Sud, sono previste poche tipologie di calci che principalmente mirano a colpire dalla cintola in giù, ma le combinazioni di braccia vengono usate per coprire le diverse altezze favorendo le possibilità di attacco e difesa. I concetti di attacco e difesa sono fusi così che i i bloccaggi vengono eseguiti in maniera tanto decisa da costituire a loro volta dei veri e propri colpi, facendo coincidere il concetto di attacco e difesa. Benché le posizioni siano basse e stabili, è richiesto un alto livello di mobilità e velocità. Le braccia costituiscono un ponte, Kiu,  per trasmettere energia all'avversario. La preparazione atletica ricopre un ruolo fondamentale, in quanto le sessioni di allenamento sono molto dure. Quindi si lavora sullo stretching, velocità, forza esplosiva e resistenza fisica.


RIFERIMENTI TECNICI


SIJO DARIO AMBRA (1953 - 2000)
Il Maestro Dario Ambra è nato a Palermo nel 1953 ed è vissuto a Salerno dove è venuto a mancare nel 2000. Sposato, tre figli, diplomato ragioniere, ha lavorato alle dipendenze dell'Amministrazione Postale di Salerno. Come era solito raccontare lui stesso, nel 1971 , accompagnando un amico in palestra, si avvicinò in maniera del tutto casuale alle Arti Marziali che da quel momento diventarono un aspetto fondamentale della sua vita. Sijo Ambra è stato colui che ha introdotto e divulgato il Kung fu nel salernitano nel 1975.
               
Approfondisce gli studi del       Kung Fu a Monaco di Baviera  e poi in Francia: a Parigi con il Maestro Koan e successivamente a Lione presso l' "’Association Générale Hung Gar Kung Fu" con i Maestri Wang Ngoc   Ha (con il quale ricoprirà il ruolo di Direttore Tecnico Italiano della scuola internazionale SiFu Wang Ngoc Ha) e Long Hone Wa , e successivamente con il prestigioso Maestro Wang Pei Kun (magnifico Rettore di Ed.Fisica di Shanghai). Ritornato in Italia, si  dedica, con instancabile passione, all'insegnamento del Kung fu, estendendo il suo impegno anche alle problematiche sociali come: droga, disadattamento sociale, isolamento dei portatori di handicap, etc. Un'attenzione particolare è stata posta all'educazione dei bambini, curando non solo l'aspetto fisico, ma anche e soprattutto quello comportamentale anche con l'ausilio, ad esempio, della Favola del tigrotto "Lao Hu" che con le sue avventure insegna la giusta condotta da tenere in palestra e soprattutto fuori da essa. Per dare incisività al suo lavoro nel sociale, il Maestro organizza la Scuola a livello nazionale, favorendo la nascita di centri sportivi e culturali diffusi in tutta Italia.
                
Il crescere dell'impegno sociale è accompagnato dal progresso nel campo tecnico. Infatti, dal 1978, il Maestro inizia a distinguersi a livello nazionale, diplomandosi tra i primi in Italia come "Aspirante Istruttore" con il I grado superiore; II grado superiore con il massimo dei voti ed infine ottiene l'ambita qualifica di Maestro III duan.
      
Da allora in poi è un susseguirsi  di riconoscimenti: nomina a Responsabile Nazionale della Libertas per il settore  Wushu Kung Fu, conseguimento del IV e V grado superiore, rispettivamente nel 1985 e 1988. Sempre nel 1988 guida alla vittoria la rappresentativa italiana nell'incontro internazionale a squadre di Marsiglia in Francia.  
Il 1988, inoltre, vede il Maestro Ambra tra i primi e più concreti fautori dell'unificazione delle diverse scuole di Kung Fu in Italia in una Federazione unica riconosciuta dal C.O.N.I. Questo impegno porta il Maestro a far parte della "Commissione Nazionale Insegnanti Tecnici" della F.I.T.A.K. settore Wushu Kung Fu e a ricoprire la carica di Dirigente Federale Centrale. In questo nuovo ambito federale la Scuola Nazionale del Maestro, ancora una volta, dimostra l'ottimo livello tecnico raggiunto conquistando numerose vittorie in campionati di categoria, meritando i complimenti del C.O.N.I. Provinciale di Salerno. In qualità di Docente Federale tiene numerosi corsi di aggiornamento in tutta Italia  e pubblica tre volumi sul Kung fu ("La tecnica del Nunchaku" -1978, "Guida al Kung Fu Ch'uan" - 1985, "Kung Fu Arte e Sport da competizione" - 1991)  partecipando al concorso "Premio C.O.N.I.".  
      
    
Nel dicembre  1991 organizza a Salerno uno stage internazionale per festeggiare i primi dieci anni di attività dell' Associazione Sportiva Wushu Kung Fu Salerno, durante il quale il Maestro esprime la sua soddisfazione per i risultati raggiunti e il desiderio di vedere inserito il Wushu Kung Fu tra le discipline olimpiche. Nel 1992 acquisisce il VI Duan Libertas.
Il lavoro costante ed altamente qualitativo svolto nella Federazione Italiana Taekwondo e Karate (F.I.T.A.K.) per il settore Wushu Kung Fu, porta alla tanto sospirata costituzione della F.I.W.U.K.: Federazione Italiana  Wushu Kung Fu. Nella neonata Federazione, il Maestro viene eletto a pieni voti Consigliere Federale e ricopre la carica di Responsabile della Commissione Tecnica Nazionale.
    
Il Campionato Europeo di Monaco del 1994 vede il Maestro Ambra quale Team Leader della Nazionale Italiana. I risultati sono a dir poco lusinghieri: 2 medaglie d' oro, 1 d' argento e 5 di bronzo. Un palmares mai ottenuto in precedenza. Nel 1995 è tra i principali protagonisti dello staff organizzativo della Prima Conferenza Mondiale del Wushu Kung Fu, tenutasi a Roma, con una relazione che desta l'attenzione dei rappresentanti di tutte le Nazioni del mondo partecipanti. Fa parte del Comitato Organizzatore del Campionato Europeo del 1996 che si disputò a Roma.   Nel dicembre dello stesso anno si tengono le seconde elezioni della F.I.W.U.K. ed il Maestro replica il successo ottenuto in quelle precedenti. Subito dopo le elezioni viene formato l'esecutivo federale, legittimato dal CONI, e Dario Ambra viene nominato, all'unanimità, Vice Presidente Vicario. Il 1997 è l'anno del Campionato del mondo Wushu Kung Fu alla cui ottima riuscita il neo Vice Presidente Vicario, contribuisce non poco. Oltre ai prestigiosi traguardi e riconoscimenti ottenuti in campo nazionale ed internazionale, Si Jo Dario Ambra è stato sempre un punto di riferimento tecnico e soprattutto umano sia per i docenti che per i numerosissimi allievi della sua Scuola.
Il 2 marzo del 2000, a Salerno, il Maestro è venuto improvvisamente a mancare. La nostra Accademia, all'interno dei propri programmi tecnici ed in un' ottica evolutiva, continuerà a preservare il sistema tradizionale di Sijo Dario Ambra ed i suoi insegnamenti. Nel Giugno 2006, la palestra del Parco Arbostella viene intitolata al Maestro Ambra.

"In ricordo di Dario Ambra. Nelle parole e nelle lacrime del fiduciario provinciale dell’ Ussi, Tommaso D’Angelo, il ricordo di un uomo di sport che Salerno non ha dimenticato: il Maestro Dario Ambra. Un motivo di vanto per lo sport salernitano, ma non solo per lo sport. Chi ha avuto la fortuna di conoscere il compianto Dario, ha avuto anche modo di apprezzarne l’umanità, e quella incredibile forza interiore coltivata nel rigoglioso orto delle arti marziali, nella meditazione. Un maestro prodigo di insegnamenti, per i suoi allievi e per i suoi amici. Un ricordo commosso rafforzato da Vincenzo De Luca che ha sottolineato la necessità di trovare sempre posto, in un angolo del cuore, per quei figli di Salerno che hanno dato lustro alla nostra città e che resteranno vivi nei ricordi di chi resta. Ed è stato proprio De Luca, con la vedova di Dario Ambra, a togliere i veli al busto raffigurante il maestro Ambra, cui è stata intitolata la palestra del Parco Arbostella. Applausi e commozione, tanti pensieri che diventano uno: ciao, Dario. Non ti abbiamo dimenticato." 08.06 .06 Ivano Montano - Lira Tv



La favola del tigrotto "Lao Hu"
La leggenda racconta che molti anni fa, in oriente, un grande Maestro di Kung fu, nonostante avesse molti atleti, non era ancora riuscito ad avere un vero discepolo. Un giorno, meditando ai piedi della "montagna sacra", trovò un cucciolo di tigre che, tremante per il freddo, piangeva dalla paura poichè era rimasto da solo, dopo essere riuscito a sfuggire ad alcuni banditi che con un tranello l'avevano rubato ai suoi genitori. Il buon Maestro lo prese in braccio e riscaldandolo con il proprio corpo, lo rincuorò. Passò  qualche tempo ed il Maestro trovò un nome al tigrotto: lo chiamò LAO HU (piccola tigre). Iniziarono così anche gli allenamenti per il cucciolo che intanto cresceva sia in statura che nello spirito. Gli insegnamenti del Maestro: coraggio, allegria, forza, bontà, cultura, studio, allenamento, ubbidienza, gli restarono impressi fortemente nel cuore. Passò ancora del tempo e molte furono le prove che LAO HU superò; un giorno all'uscita dalla scuola fu avvicinato da alcuni sconosciuti che volevano farlo entrare in un negozio dove avrebbe trovato "l'allegria" e ricordando che il Maestro gli aveva spiegato che l'allegria si trova tra persone che si conoscono in famiglia, LAO HU non volle andare con quegli sconosciuti. Un altro giorno si avvicinarono persone che volevano offrirgli dolciumi, cioccolato, giochi, ma la piccola tigre non li accettò perchè ricordava che il Maestro gli aveva insegnato che non si accetta niente dagli sconosciuti. Fu invitato a non andare a scuola, a disubbidire alla famiglia e a non studiare, ma LAO HU non fece nulla di tutto questo, anzi dimostrò ancora più coraggio e bontà. Il Maestro fu molto orgoglioso quando seppe come si comportava LAO HU e decise, nel giorno più bello della Scuola, quello dei festeggiamenti di fine corso, davanti a tutti gli invitati, a tutti gli atleti, a tutti i Maestri, di premiarlo nominandolo "Cintura Nera", nonchè discepolo personale. I sacrifici del piccolo LAO HU erano stati premiati. Successivamente LAO HU diventò un grande Maestro, ma non trascurò mai di trasmettere ai suoi allievi gli stessi insegnamenti ricevuti.  
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